Marco Fracasia ha 21 anni e arriva da Torino: Adesso torni a casa è il suo primo ep, in uscita per 42 records, e la musica che fa è un insieme di lo-fi e dream pop, con una certa sfacciataggine da vecchio indie che non è così facile trovare in giro.
Fino a oggi sono usciti due singoli, black midi e Ipersoap. L’ep è stato prodotto e registrato da Marco Giudici (Halfalib, musicista con Any Other e producer di Generic Animals, Rares, Tobjah e Serena Altavilla).
Marco Fracasia traccia per traccia
Solfeggio apre l’ep con un curioso saliscendi della voce, in una canzone breve che sa già di cantautorato sghembo e particolare.
Un po’ più scure le atmosfere di black midi, già presentata come singolo: qui i suoni sono decisamente più vicini all’alternative, con qualche infiorescenza che sa di cantautorato contemporaneo internazionale. L’umore si deteriora progressivamente, man mano che i tentativi raccontati dal testo si rivelano fallimentari.
Tentativi di spari alla tempia andati male in Ipersoap, altro singolo, che esprime eventi traumatici per lo più metaforici, ma con dolcezza e galleggiando su nuvole sonore dream pop.
Quasi tambureggianti le sensazioni trasmesse da Un inizio, che nonostante le sensazioni positive trasmesse dalla parte sonora del brano, anche appena vintage, parla comunque di “due mesi di merda” e di professori che ti dicono che non vali niente.
Ti voglio dire quanto sono stato male con te è una dichiarazione di resa finale, che esprime concetti piuttosto definitivi e taglienti, sempre oscillando su panorami di suono molto morbidi. Poi arriva la chitarra elettrica e spacca tutto.
Non è così difficile entrare in sintonia con i sentimenti espressi da Marco Fracasia, in un piccolo e doloroso quadretto di vita post adolescenziale che non fa niente per nascondere i propri malumori e le proprie sofferenze.
Genere musicale: dream pop, cantautore
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