Recensione e streaming: Urameshi!, “Music to Dance Alone”

Music To Dance Alone è il secondo EP di Urameshi!, giovane producer italo-svizzero del roster di Doner Music, label/management di Big Fish. Cinque tracce elettroniche che scorrono con umore non sempre scintillante.
Dopo We Will Never Grow Up, uscito lo scorso febbraio, si torna con un progetto dalle atmosfere intime: “Music To Dance Alone è la naturale evoluzione del percorso iniziato con il precedente EP We Will Never Grow Up. Mantenendo una coerenza nelle atmosfere, ho invece cambiato direzione a livello ritmico proponendo pezzi più scanditi, perchè un giorno si possa quasi ballare sulla mia musica.
Traccia preferita? Ghost Dance. Quando ascoltarlo? In macchina, bici, bus e nelle passeggiate. Dal tramonto fino a notte fonda”
Urameshi traccia per traccia
La prima traccia è Indoor Fish, all’inizio chiusa in una bolla che rapidamente esplode e lascia entrare le voci circostanti, in un’atmosfera insieme sospesa e concreta. Si passa alla title track Music to Dance Alone (Dear Marie), che oltre a includere voci con intenti quasi parodistici sviluppa il flusso di idee in direzioni caleidoscopiche e molto colorate.
Più moderata Ghost Dance, che pure mantiene dentro di sé un rumoroso gene dela crescita, che si esprime al meglio nella seconda parte del pezzo, più ritmata. I see your name in lights produce effetti rallentati mentre si fa strada fra voci ripetute e sonorità molto filtrate. Si chiude con le soffici sonorità di Things could be worse.
I cinque pezzi scorrono in modo agile su pavimenti non sempre levigati ma raramente molto impervi: l’ep è creativo e Urameshi! conferma buone doti e una notevole inventiva.