Rovere, “Disponibile anche in mogano”: recensione e streaming

Disponibile anche in mogano è il disco d’esordio della band bolognese Rovere, in uscita per RCA (Sony Music). Il disco è stato anticipato dai singoli La pioggia che non sapevo e Caccia militare, che sono entrati immediatamente nella Top 50 Viral di Spotify e hanno superato inpochi mesi i 2.000.000 ascolti. Il singolo Tadb ha superato i 500 mila ascolti su Spotify, mentre il video è oltre le 200 mila visualizzazioni in appena due settimane dall’uscita.

Frutto anche della collaborazione con Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari e GiorgioPatelli, con l’aiuto e il supporto costante di Davide Franceschelli e Marco Paganelli, Disponibile anche in mogano comprende dieci canzoni tra rock e pop.

Rovere traccia per traccia

Il primo brano del disco è Caccia militare, già presentata come singolo e avviata verso un percorso di robusto power pop, con cori e un drumming consistente.

Altro singolo, ecco tadb, molto più poppeggiante, sintetica, con il classico raporto finito male alle spalle.

Si torna a picchiare un po’ nell’introduzione di Soli come a Bologna, ma poi si passa a toni più intimi, prima di un riavvio (anzi di un decollo, visto che si parla di volare) più ritmato.

Gente che vola (ma anche alla Snai) anche al centro di Peter Pan, che a dispetto del titolo sembra molto più immersa nel reale rispetto alle canzoni precedenti.

Un po’ tropical l’ingresso in Sport, che poi ha una struttura divertita e piuttosto variabile.

Breve e strumentale ecco poi due minuti di Conforto, prima di lasciare spazio a Silenzio, in aria da synth pop ma con scariche elettriche improvvise e nervose.

Ukelele e coretti fanno salire sull’Everest, canzone leggera e sciolta, con la testa decisamente altrove.

Molto morbida, piuttosto nostalgica e veramente “indie pop”, forse per la prima volta nel disco, Primavera 80.

Si chiude su toni diversi con l’ironica La pioggia che non sapevo. Si riprende a correre, anche con qualche tono un po’ acidino, prima del congedo finale.

Un buon esordio quello dei Rovere, che si districano bene fra le varie tentazioni del pop, cedendo ad alcune ma senza farsi tirare troppo dentro. Ne risulta un disco vario e divertente, agile e perfettamente in tema con i tempi.

Genere: power pop

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