Torna SHORTRAKS, tre dischi che ti presentiamo in breve. Questa volta tocca a New Adventures in Lo Fi, Laura Lalla Domenghini, Nasti.
New Adventures in Lo Fi, “Indigo”
Indigo è il secondo lp dei New Adventures in Lo Fi, progetto nato nel 2011 e attualmente localizzato tra Torino e Verona. Fin dalla prima traccia Fault le influenze post grunge della band emergono in totale evidenza. Con Breakdown si rallenta subito: siamo di fronte a una classica ballata rock con esplosione in canna.
Si torna subito a correre e ad accettare consigli dall’alternative degli anni ’90 con Blonde. La seguente e cupa Catch 22 fa riferimento all’omonimo romanzo di Joseph Heller sull’assurdità della guerra. Jellyfish accelera di nuovo, mentre Collide accentua gli aspetti conflittuali del sound.
Ci si alterna tra momenti animati e altri più tranquilli nelle canzoni seguenti, tra le quali si segnala il tessuto di Pitcaim Blues. Si chiude con una robusta Neglected.
Buone linee, buoni suoni (anche se non tutti straordinariamente originali) e in complesso un buon disco per i New Adventures in Lo Fi.
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Laura Lalla Domeneghini, “Lallabies”
Laura Lalla Domeneghini è una cantautrice bresciana con gusto per la melodia ed escursioni jazz-blues. Lallabies è il suo terzo album di inediti, prodotto da Antonio Gramentieri e masterizzato da Giovanni Versari. Il disco – oltre a quella di Gramentieri – si avvale anche della collaborazione di Andrea e Gionata Costa dei Quintorigo.
Atmosfere quasi orientali quelle con cui si apre il disco, grazie alla dolce Dream a Lullaby. Leggermente più determinata Beside, che affianca pianoforte ed elettricità. Passo piuttosto compassato per Faces, che ha un umore sereno.
Titolo che evoca canzoni antiche in I wish I were a Carpenter, che anche quanto a ritmi e movenze si appoggia al blues old style. Aria vintage e morbida anche quella di I don’t know.
Più nervosa e contrastata The Fall, che mescola delicatezza e acidità. Filtri e sonorità world in Lallaby, che ha ben poco della ninna nanna e molto della danza tribale. Dopo le facce, i nomi: Names riporta la calma, salvo un finale curioso.
Laura Lalla Domeneghini pubblica un disco ricco di ottimi spunti e di canzoni godibili ma anche forti.
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Nasti, Incomprensioni
Incomprensioni è l’ep d’esordio della band torinese dei Nasti, registrato al Fusix Studio di Settimo Torinese. Un power pop colorato e contemporaneo che prende il via dalla title track Incomprensioni, dinamica e molto elettrica.
Leggermente più cupa Alaska, che però si appoggia su un beat e suoni movimentati e quasi dance. Drumming robusto e chitarre rock per Sottosopra, che fila dritta dall’inizio alla fine.
Qualche sospiro in più si colleziona all’inizio di Dimmi dimmi, canzone di ripensamenti. Nessun dubbio invece all’interno di Alibi, un pezzo veloce dai ritmi rock e dai colori pop, che segue una direttrice ben chiara. Non regalano sprazzi di grandissima novità i Nasti, ma ciò che fanno lo fanno con convinzione e qualità.