L’album di debutto dei Tendha, dal titolo “Soap doesn’t exist because it can’t be told“, è disponibile in distribuzione Believe Music Italy.

Lo sai che il sapone non esiste? Non esiste perché non lo puoi raccontare”: questa semplice affermazione di un bambino diventa il punto di partenza di un viaggio introspettivo che ci riporta all’infanzia e che ci invita a riscoprire la bellezza della creatività e la forza di sfidare le convenzioni.

Attraverso sonorità ispirate alle colonne sonore dei videogiochi 8 bit, i Tendha ci invitano a liberare la nostra immaginazione che è la chiave per creare un mondo migliore, un pezzo alla volta. Un album che celebra la magia dell’infanzia, la bellezza dell’immaginazione e l’importanza di esprimere se stessi senza filtri. 

L’album dei Tendha è un invito a non soffocare la nostra capacità di sognare e di vedere oltre l’apparenza. I brani ci accompagnano in un percorso alla scoperta di un mondo dove tutto è possibile. La copertina di Giulia Di Bari incarna perfettamente questo spirito di libertà e creatività.

Non facciamolo per guadagno ma facciamolo per dare vita a idee che se non espresse muoio con noi.” un invito a non soffocare la nostra creatività e a condividere le nostre visioni con il mondo scoprendo la bellezza che nasce dalla libertà di espressione.

Tendha traccia per traccia

Un brano d’apertura molto “vocale”, cioè Kiwi Against Meat, apre il disco oscillando tra i ritmi del rock e le movenze del jazz, con opzioni sempre valide di deviazioni. Anzi a metà brano ecco che si entra in suoni fiabeschi e un po’ progressive.

Si prosegue su mood simili ma anche più giocosetti con Mars Breeze, animata dai fiati e da cori piuttosto vintage, che fanno pensare alle soundtrack anni ’60.

Una ritmica da sigla dei cartoni animati anni ’80 caratterizza invece una battente Everything is Better for Me, che spinge forte sui pedali fin dai primi suoni e non smette mai.

Katy Perdy torna ai vocalismi ma non perde dinamismo, anzi segue percorsi tortuosi e spesso vertiginosi. Atmosfere più serie quelle di My Man’s Gone Now, che imposta idee notturne e piuttosto dolorose su un mood da blues anni ’50, che però cambia e si fa più martellante nella seconda parte del brano.

Ecco poi S’Wonderful che recupera un po’ dell’umore allegro, almeno sulle prime. Ma poi si infila in tunnel più scuri, lasciando spazio a duetti vocali ben armonizzati.

Il disco si chiude con la versione 8 bit di Kiwi Against Meat, Mars Breeze, Everything is Better for me e Katy Perdy. Idea carina, ma non imperdibile: forse ne sarebbe bastata una, come bonus track.

Un senso di gioco pervade tutto il disco, facendo pensare a cose antiche dei Flaming Lips, però suonati con la pianola e con strumenti giocattolo: i Tendha si divertono parecchio e non ne fanno mistero. Che il sapone esista o si possa raccontare, non saprei dire. Ma di sicuro, se lo si può suonare, la band lo farà, e anche in modo ricco di inventiva.

Genere musicale: alternative, soundtrack, jazz

Se ti piacciono i Tendha ascolta anche: Orange Combutta

Pagina Instagram Tendha

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