Quanto Basta vol. 3 è il terzo disco del cantautore bolognese Gian Marco Basta, registrato all’Underground Studio di Bologna e in uscita il 15 settembre 2018. Dieci brani che raccontano di storie marginali, di amori andati male e di vicende di varia umanità, dove il “cantattore tragicomico” delinea con ironia espressionista il proprio ritratto in musica.
Gian Marco Basta traccia per traccia
Una voce un po’ perplessa, un arrangiamento molto tradizionale per Don’t cry alla CRAI, caso particolare di storia d’amore consumata nel mezzo di un supermercato.
Altri prodotti al centro della movimentata Vegano vegano, divertita e mossa dal pianoforte. Si recupera compostezza con Via Altaseta n.3, voce e piano, riferimenti culturali alti, immagini comunque bislacche.
Con Roby Puma i modelli emergono in maniera ancor più evidente, da Conte a Jannacci e via discorrendo, in un ritratto ridanciano che può ricordare Bartali.
Più moderata e jazz Il mio ego è diventato un lego, conferma del gusto per il nonsense su tinte un po’ vintage. Videoslot mette in fila alcuni vizi in una canzone molto ubriaca.
Meglio così invece affronta tematiche sentimentali dolorose da una prospettiva comunque alternativa. Il migliore amico (to Lorenzo) ritrae le qualità e anche qualche asprezza dell’amicizia.
Devi rifare il letto riporta nel mondo delle marcette ironiche, ambientate stavolta in ambito coniugale. Il disco si chiude con le minacce di Accalapiocani.
La voce di Gian Marco Basta probabilmente meriterebbe missaggi migliori, ma il disco si rivela interessante e ricco di spunti.