Fenomeni Paranormali è l’ep di debutto di iosonorama, fuori per Disordine Dischi e in distribuzione Believe. Determinata, vulcanica e piena di grinta, dopo anni di gavetta ha deciso di rimettersi in gioco ripartendo da zero e di realizzare il suo nuovo progetto artistico con il produttore Paci Ciotola.
RAMA è l’acronimo di Raffaella Maria Anna, semplicemente iosonorama sui social network. Di base c’è una forte identità e voglia di sognare e far sognare attraverso la propria arte e Rama lo fa con la sua autenticità, nel bene e nel male, lasciando indietro giudizi e portando con sé solo la voglia di continuare a credere nelle sue passioni.
iosonorama traccia per traccia
Hemingway apre il disco con immagini singolari e sonorità che oscillano un po’. Il pezzo è pop, leggero ma non banale, scivola via agile ma lascia qualche pensiero.
Gratta un po’ di più Fenomeni paranormali, la title track che ha segue con modi abbastanza torrenziali e con una linea di basso molto spiccata.
Pos / To / Me segue linee danzerecce, con qualche esplosione sintetica e un cantato/rappato sempre molto fitto. Un po’ di protagonismo e un po’ di ansia comunicativa emergono da un pezzo abbastanza abrasivo.
Si abbassa la luce con Zero volume, che si fa intima, con ambientazione napoletana, tra il Vesuvio e Liberato, ma con sentimenti molto poco mediterranei e anzi piuttosto invernali.
Va di acronimi SLSS (SOPRA LA STESSA STRADA), un racconto velato di malinconia anche se con un ritmo appuntito. Si chiude con due cover: prima La Bambola, classicone di Patty Pravo resa con un certo pathos. Ed ecco anche Bocca di Rosa, ambientata a Napoli ma senza ulteriori variabili testuali.
Due cover su sette brani sono in eccesso, soprattutto di canzoni così note: ne bastava uno, anche per evitare l’effetto karaoke. Ma a parte questo colpisce la formula di iosonorama, originale e con un impasto interessante.