Decimo album della storia di The Telescopes: la band psichedelica/shoegaze pubblica il nuovo album Stone Tape, in uscita tramite l’etichetta Yard Press, anticipato dal singolo The Desert in Your Heart.
Stone Tape è un concept album ispirato alla cosiddetta “Stone Tape Theory” teorizzata da Thomas Charles Lethbridge nel 1961. L’archeologo, parapsicologo ed esploratore ha sviluppato l’idea che i materiali inanimati possano assorbire energia dagli esseri viventi e che questa energia elettrica mentale, rilasciata durante eventi emotivi o traumatici, possa in qualche modo essere “immagazzinata” in tali materiali e “riprodotta” in determinate condizioni.
Stephen Lawrie ha fondato The Telescopes 30 anni fa, dando il via a una delle band più interessanti della Creation Records, che ha finito per influenzare gruppi come Brian Jonestown Massacre e l’intero shoegaze, lo space rock e i movimenti psichici. Formatisi nel 1987, pubblicarono il loro primo disco nel 1988, un flexi-disco diviso con Loop. Seguirono una serie di pubblicazioni per la Cheree Records, What Goes On Records e Creation Records, ognuna delle quali ha raggiunto i livelli più alti delle classifiche britanniche indipendenti.
The Telescopes traccia per traccia
Si parte subito da un giro ipnotico, quello di Become the Sun, tuffo con la testa in avanti nella psichedelia. Ancora più avvolgente e misteriosa è l’atmosfera di Speaking Stones.
Ecco poi la già menzionata The Desert in Your Heart, singolo a ritmi lenti, come a effettuare un movimento circolare continuo. C’è maggiore dolcezza all’interno di Everything Must Be, benché si tratti di dolcezze comunque disturbate e disconnesse.
Passo lento e cadenzato quello di Silent Water, mosso questa volta sulle prime dalla chitarra acustica. Il brano si rivela in grado di abbracciare l’ascoltatore. Si chiude con Dead Inside, più “pulita” del resto del disco ma non meno ipnotica.
Si potrebbe vedere l’album di The Telescopes come un lungo brano unico, con umori differenti ma con un’unità di pensiero.