Alan Spicy, “Frammenti”: l’aperitivo con l’ep

E’ uscito in tutti gli stores digitali il primo lavoro discografico degli Alan Spicy dal titolo Frammenti. Nei sei brani dell’ep, gli Alan Spicy affrontano in maniera diretta una storia che accomuna tutti noi, ovvero il tempo inesorabile che prosegue la sua corsa e che ci fa capire quanto ogni momento sia prezioso.
Nell’album traspare la ruvidezza delle emozioni, la spensieratezza di quando siamo piccoli e di come tutto, crescendo, ci sfugge di mano, la voglia di correre per assaporare la vita in ogni sua sfaccettatura con la consapevolezza che potremmo perdere tutto in un attimo, ma anche con la semplicità nell’amare tutto ciò che ci circonda.
Alan Spicy traccia per traccia
L’ep si apre con Plastica, che instrada verso sonorità rock molto decise e piuttosto urlate (con un ritornello “mistica mastica è tutta una plastica” che ha del surreale).
Avvolte pone un problema di ortografia, nel senso che il titolo dovrebbe essere scritto “a volte”, non come il participio passato del verbo avvolgere. Ma facciamo finta che sia una licenza poetica (mah) e non un errore grossolano e parliamo di un pezzo rumoroso ed energico, con molte chitarre.
Molto nera e decisa Caronte, passaggio verso l’Ade celebrato in tonalità quasi stoner e con un cantato particolarmente sofferto.
Si prosegue con 93, che parte piano ma poi alza i toni, con il drumming a farla da padrone. Racconti da bar nella più tranquilla e ironica Franco (ma l’ora del tè non sarebbero le cinque?)
A proposito di ironia, ecco il finale con Super Alan, dinamica e molto rock’n’roll, anche un po’ vintage.
Ci sono aspetti paradossali nella scrittura degli Alan Spicy (per esempio l’ortografia dei titoli) ma c’è anche molta energia e idee che fanno perdonare qualche sbavatura.