Nuova Forma è il nuovo album di Davide Shorty, disponibile in fisico e digitale. Un disco che si muove tra hip hop, soul, jazz e cantautorato.
Nuova Forma è un viaggio intenso e personale che nasce dalle ceneri di un incendio (nel 2023 un incendio ha distrutto la casa e lo studio di Davide) e si trasforma in un’opera che parla di rinnovamento, resistenza e bellezza nell’avversità. Prodotto interamente da Davide stesso, l’album è un mosaico sonoro che riflette su temi universali come l’amore, la mascolinità tossica, la depressione, la politica e la disillusione. Ogni traccia è un frammento di vita, nata da necessità e ispirata dal vissuto di Davide, che ha saputo trasformare le proprie limitazioni in risorse creative.
Davide Shorty traccia per traccia
Battiti morbidi e cadenzati, atmosfera urban e molta depressione sparsa nelle barre: la title track Nuova forma apre il disco senza molto ottimismo, anzi trasmettendo subito una certa ansia e pensieri cupi.
Ci si rianima un po’ con Essere Uomo, che però è più aggressiva che allegra: anche qui il discorso è fitto e il rap ha la prevalenza sul cantato. Breve citazione, quasi parodistica, dei Cure, mentre si parla di mascolinità tossica e di fine del mondo. La domanda “come fai a essere uomo?” si perde sulle note della tromba che chiude il discorso.
Un po’ più pacificata Finestra, in termini piuttosto morbidi, a parlare dei lati positivi della relazione. Demone si declina in territori jazzati, con la versatilità della voce di Davide che si distende in modo morbido ma energico.
Con Lacrime di felicità inizia una striscia di featuring: il prima è con la voce morbida di Casadilego, a fare da contraltare e contrasto al rap fittissimo di Shorty.
Ainé e Serena Brancale arrivano a dare colori diversi, morbidi e a metà tra weekend e angosce contemporanee, con Sabato, per mescolare le proprie ansie in un rituale catartico.
Le gaffe di Sangiuliano aprono Bla Bla Bla, che si incammina su sentieri tropicaleggianti insieme a Daniele Silvestri, che fornisce un contributo molto consistente e anche divertito.
La tromba si occupa di fornire un background molto morbido e accogliente per Fuorigioco, che racconta della propria scarsa sintonia con il resto della realtà, presentata in modo però soffice e non doloroso.
L’impossibilità di tornare indietro è fra le questioni affrontate da Fabbricante di ricordi, avvolgente e ricca di nostalgie.
A chiudere c’è Sei cuori, con Giò Sada e con ritmi particolarmente sostenuti: il brano di congedo del disco esce un po’ dalle zone di comfort per trasmettere una serie di lezioni imparate durante la carriera musicale.
Non esce particolarmente dai propri recinti Davide Shorty ma tutto quello che fa lo fa in modo assolutamente efficace e convincente. Nel suo genere in Italia è sicuramente uno dei migliori della pista, con una crescita graduale ma costante, disco dopo disco.
Genere musicale: r&b, soul
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