Stanis, “Living has consequences”: recensione e streaming

Dopo l’esordio sulla lunga distanza con Tales from Modern Society (2019), gli Stanis tornano alla ribalta con il loro nuovo lavoro Living Has Consequences. Il disco mette insieme sette tracce, tutte accomunate dalla particella “to” come a indicare le intenzioni e lo scopo del brano, e naturalmente dalle sonorità punk rock che il gruppo bolognese ha sempre perseguito. Il sound è diretto, veloce e naturale, senza iper produzioni proprio per trasmettere la maggior autenticità d’esecuzione possibile, e i brani arrivano in modo dirompente e immediato.
Quest’album a nostro parere rappresenta una crescita rispetto a quello precedente, sia nella forma che nei contenuti. Le tematiche affrontate nei testi, pur trattando sempre situazioni di vita vissuta, manifestano una maggior emotività e un’attenzione particolare nella definizione di sentimenti comuni a tutti noi. Riteniamo che questo disco sia una tappa importante perché definisce sempre di più il legame tra di noi e rispecchia in pieno la gioia e la passione che sprigioniamo quando suoniamo assieme
Stanis traccia per traccia
Partenza ovviamente rapidissima: To Realize spiega la propria aggressività punk (con qualche svisatina di chitarra) in un minuto e 44, per aprire le danze in modo bruciante.
Ancora più rapida To Be Short: 30 secondi alla Green Day che lasciano subito spazio a To Repeat, molto tempestosa e tirata, con la chitarra che scappa da tutte le parti.
Un po’ più cantata e quasi melodica To Live, almeno se si riesce a filtrare sotto il muro spessissimo costruito dal drumming. Un po’ più fiorita la seguente To Cover (Grau Grau Grau), che si declina tra citazioni e derive quasi ska.
Molto più rettilinea To Forget, che parla di bere per dimenticare, sempre fra pareti di rock particolarmente solide. Si chiude con To Remember, il pezzo più lungo (ben 3:22) ma non per questo a ritmi più lenti o con minore intensità.
A me la mistica del punk americano anni ’90 non ha mai detto niente, confesso. Però questi diciassette minuti e spiccioli offerti dagli Stanis sono ben fatti ed energici al punto giusto da risultare corroboranti.