Non importa è l’album dei Frigo in uscita per La Clinica Dischi e luovo. Nelle canzoni di Non Importa ci sono momenti di vita quotidiana che non importano, eppure, a quelle giornate, hanno dato un senso che ancora ci portiamo dietro.
Le nove tracce che compongono il disco sono state prodotte da Pietro Paletti (Sugar, Woodworm) e da Francesco Felcini (Motta, Le Luci della Centrale elettrica, Giorgio Canali) tra Firenze, Sarzana e Brescia.
Frigo traccia per traccia
E’ una partenza piuttosto clamorosa, quella di Quando tu non ci sei, nel senso che fa un certo clamore, con sonorità che vanno apertamente verso la dance.
Si procede poi con la già nota Via dei Bardi, molto narrativa e per immagini, ricca di contrasti sonori tra morbido e ruvido.
Vento da maiali conferma la voglia di raccontare e di regalare qualche flash improvviso. I synth governano i suoni, sempre in bilico prima della prossima esplosione.
L’attitudine da osservatore proclama se stessa con Quando sono felice, piuttosto danzereccia anch’essa ma con momenti di intimità e ripensamento.
Ci sono un po’ di Baustelle sul fondo di Pamela, altro pezzo ritrattistico e veloce, ma sempre con una costruzione cantautorale del testo.
C’è una necessità di liberazione invece all’interno de La gioia e l’ansia, ma anche una richiesta, a se stessi, di crescita nonostante le avversità.
Più introversa nonostante rumori e velocità Leoni da cortile, il cui movente è la necessità di perdono, condito con una certa ansia.
La conta dei caffè ricerca l’equilibrio in modo rumoroso e piuttosto veemente, trovandolo (?) in cose piuttosto piccole.
Si chiude con un brano che parte tutto sommato tranquillo, ma che poi perde la calma: Le casse, in cui entra un po’ di ironia ma presto spazzata da movimenti angoscianti.
I Frigo riescono a rappresentare bene la realtà circostante, riempiendo il discorso di sonorità decisamente attuali. Ne esce un disco movimentato, spesso intenso, a volte spiazzante e comunque sempre convincente.