The Wizard, “First ep”: aperitivo con l’ep

Genere: electro, ambient

C’è del mistero attorno al protagonista (o ai protagonisti?) dell’aperitivo con l’ep di oggi. Si chiama The Wizard, arriva da Lanùs, Buenos Aires, Argentina, luogo famoso soprattuto per aver dato i natali a un signore che fino a qualche giorno fa oscillava pericolosamente sulle gradinate di stadi russi, Diego Armando Maradona.

Ma The Wizard non ballonzola e non gioca a pallone come un dio beffardo. Piuttosto gioca con sonorità oscure e ribollenti, condensate in quello che ha chiamato First ep (Lory Pucsin Records), collezione di otto pezzi fra ambient, electro, psych e horror. Altro, di lui, non sappiamo.

The Wizard traccia per traccia

Dopo l’introduttiva ЩƎĿČӨṀΞ (cioè probabilmente “Welcome”, ma è bene fare l’abitudine alla grafia simil-cirillica perché tutti i titoli sono così) si accendono i motori cosmici di ЯṶ†ḷή▲ṝḮ▲, tragitto spaziale simbolico con qualche tonalità industrial.

Toni molto evocativi e suggestioni inquiete quelle di Ƀ▲čКЩ▲ⱤⱭɀ, prima che Ƀʟ▲čК ʞД† prenda la scena con tonalità emo e anche con una certa forza d’impatto ben distribuita con synth e voce femminile sullo sfondo.

Si procede con la marcia ĐΞ▲ϯḥ ỗ╒ †ĦΣ Ϝ▲ϨϲІЅϯ, ritmata e animata da forze oscure. ₦● ╒∩†∩ʁΣ (lo dicevano anche i Sex Pistols, ma lo scrivevano in modi più comprensibili) è una ballata horror che sembra riportare ai fasti dei Goblin e di Dario Argento. Gli strisciamenti sul fondo di ČӨṀΞЩƎĿ chiudono rapidamente il disco.

Disco che è sensato e ben realizzato, con idee, atmosfere, sonorità coerenti e interessanti. E quella dose di mistero che circonda The Wizard non fa che rendere il discorso più intrigante.

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